questo libro è un’invenzione letteraria
Patrizio Marozzi
Meglio che la befana si porti il cuscino se vuol dormire con me
Si affaccia sul bivacco per transitarvi
andare oltre
Vi prego, vi prego accettate il mio amore
Che vuoi e che volete.
Volevano pagarmi tutti – quelli artisti lì
e io non ò voluto
Si figurano e che fa chi si figura
Coro infausto tu che dici – sei dunque anche tu perso?
Per me te lo dico è così
chi cerca ammirazione sa che il suo io – o più probabilmente non sa di saperlo
vive nel concetto dell’invidia e dell’opportunismo.
Che bisogno c’è di sentirsi superiori quando si cerca la verità
Dì la verità tu parli non di ammirazione
Chi è la prostituta, quando tutti vogliono essere ammirati e pagati?
Attento, tutti volevano pagarmi – alcuni ànno cercato d’invertire il discorso per l’ammirazione dell’importanza per poi seguire i miei consigli all’insaputa del mondo.
Chi non accetta soldi muore di fame
Io gli risposi che non avevo indebitato né il mondo né la mia persona e che non so, chi à usufruito di questo saprà darmi quello che mi spetta?
C’è per perso già la gratitudine
l’ingratitudine abbonda per gli atti di Bontà
Non parlarmi di pubblico, ma dell’osservazione privata delle persone – se la ricchezza non è dunque economica, ma talento.
C’è sempre chi cerca solo d’ingozzarsi e chi à bisogno degli ingozzatori.
La libertà è una statistica o un attributo del dono che si fa
Molti chiedono, molti prendono – anche in questo c’è chi si vanta
Pochi comprendono quel che si è donato.
Per questo molti giudicano chi ama nel silenzio e senza pubblicità – molti fanno finta di non considerare la realtà – non considerano.
Ma che vuoi che vuoi, lascia in pace il mondo e il puttanaio
Non c’è più la prostituta nell’arte – dell’arte
Che vuoi dire questo è il cambio della vita
Tu sei libero e non ài soldi, la tua arte è sublime e vera la verità è vita.
Dicono che ci vogliono soldi per vincere la morte e fanno, però, finta di non sapere ciò
Il puttanaio è ora anche un porcaio che nessuno va più a coltivare.
Assurdamente scansano si scambiano le parti
nell’inganno
Scivolano via e non ci sono più
Il bivacco ondeggia tutto insieme per un gran vento che per un attimo l’accarezza.
C’è una statistica sulla povertà così appare una persona a cui spediscono una lettera con la richiesta di soldi – la persona legge la statistica e non capisce come possano chiederle dei soldi il talento è così alto che gli infingardi fanno della carità il consenso della pattumiera.
Come fosse speciosa la comunicazione e per questo si finge intelligente.
La Maddalena è libera ma l’opera dell’arte che à tolto la puttana da essa non può significare in un piccolo paese – Che centra questo vecchio concetto con il mondo? E me stesso che vivo! Il parroco si allontana.
Meglio che la befana si porti il cuscino se vuol dormire con me!
Lascio il bivacco e sono su in cima, in cima a tutto e in fondo all’orizzonte di tutto.
La condivisione è diventata pura verità – la vita cerca chi vive
E appunto non è di ammirazione che dico
ma di amore
di talento che non s’inganna
di libertà che non frappone.
Di pura libertà e puro talento
Del dono dell’amore.
Il raffreddore omeopatico
Una notte e di nuovo ti aspetto.
Ai guardo mentre ti volti e cambi posizione
ti guardo la schiena e il tuo bel culo
Le spalle morbide la rotondità dei fianchi
Che c’è mi diresti mentre ti volti
e vedo il tuo viso
Ti ò appena coperta e dopo un po’
ti sei voltata
Chissà se prendi freddo
Ti copro quando basta in questa notte
d’estate
Forse esagero ài solo un raffreddore omeopatico.
Fuori dalla casa ci sono il silenzio e le stelle
La gente che vive insieme diventa sempre fanatica
ingiusta e ottusa
Stiamo insieme ma a me sembra che ciò non riesca.
Sono qui a vegliare su di te perché tu non
prende freddo
I grilli fuori cantano e ora che ci sei tu
cerco di non farmi distrarre.
Senza titolo uno
Le gioie più belle sono quelle che solitario con la mia libertà trovo nella natura
Un’immensa presenza di cui esser parte
Poi ci sono i tempi dentro la storia e le storie delle persone
E sembra che sia giusto accettarle
Che strano la natura si allontana
sei utile
E forse per questo ti accusano
Fare del bene a che serve allora e perché per questo ti fai togliere le forze per la natura che contempli
Che puoi fare,
La sorte dell’egoismo cerca il suo capro espiatorio e la gratitudine che non cerchi avverti come mancanza per l’ingratitudine che ti gettano in sorte per ignoranza e vizio.
E allora l’immensa bellezza della solitudine nella natura perde i connotati
per la solitudine patetica dell’ingiustizia e della morale che fa di Dio un giocattolo della colpa
La solitudine che solo Dio può darti ti è tolta dalla morale e la sua cattiveria
Il peccato ti giudica e cerca di annientarti
Non guardi più il cielo e l’orizzonte nello spazio infinito e nella solitudine così aperta a tutto senti la cattiveria che vuole affliggerti nella sua ammirazione, salvi una vita e il mondo e ti accusano della colpa inesistente.
Tutti gli essere soli non si perdono mai nella compagnia àmo solo amore e fedeltà.
Senza titolo due
Quanti giorni siamo stati per di qua
Soltanto per dire qualcosa
È soltanto che quando guardo tutte queste cose
Meglio sentirsi riposati
se l’ossessione è quella scioccaggine che
pensiamo
Come è facile definire le cose in maniera diversa soltanto perché è conveniente
Questa è un’osservazione che non mi riguarda eppure molte e molti si son dimostrati così. Se si accusa chi fa del bene cosa rimarrà della
Felicità
Che ossessione sciocca il sesso e l’invidia
Quanto si può valere per definizione nello scambio sempre meno e per questo sempre più
Io valgo io valgo di più (posso ottenere più [soldi])
Si accusa chi fa cose utili ma ancor più chi fa cose libere
Ecco c’è tanta verità e per questo qualità in questo mio amore Che assurdità per questo l’accusa
Senza titolo tre
Lei parla e io ascolto e le mie parole sono
dialoghi che parlano
Quante sono state
dovrei pensarci un attimo
Sono state molte le donne che avevano bisogno di parlare
Dove sono ora non so
Perché si è solo parlato
per avariati motivi non ci si è amati
Certe volte il sesso è un assurdo compromesso assoluto
L’unica cosa è l’amplesso e le sue conseguenze la sua determinazione
e che cosa significa la verità
poi la sessualità è soltanto questo unico atto
E se penso a quanto si è voluto e per questo rinunciato
Il tempo è l’illusione della pantomima.
C’è ora un tempo in cui tutto si genera e tutto passa
E a quella sincerità non ò rinunciato.
Dove è passato allora il mondo lo vedi in un gesto semplice
Tutte le donne tutti gli amici ànno voluto a un certo punto della libertà avere una quotazione monetaria per il loro essere per dire in che modo determinare la superiorità – dare importanza era determinare il profitto economico del valore del loro essere – cosa poter ottenere in beni sociali e riconoscimento economico.
Mi capite sarebbero stati atteggiamento e soldi buttati – dato che la mia generosità per questo, sembrava dovesse avere un prezzo.
Certe cose sembra che debbano
Cambiare
Io sono pronto
Mentecatti
Spesso mi siedo, o faccio quel che mi pare e non capisco in che cosa mi sia impedito
Il culto
Gente assurda sono stato indagato
ero seduto ò guardato un funerale e una donna incinta che mi passavano nei pressi
Fede matrimonio e morte, e tutta una superstizione che neanche so tra la causa effetto di uno sguardo e quel che si vede
Chi sono questi assurdi che si permettono la loro ignoranza o istruzione
Folli che neanche sai che ti stanno intorno e che immaginano uno sguardo nel loro mondo di culto
Senza titolo quattro
Tutti quanti non comprendono e allora cos’è che fanno
Cercano di parlare il meno possibile, parlano molto – ripetendo le stesse cose
Il fondo del pensiero mi dice che tu vai a zonzo con la vanità
Non vuoi dire e non vuoi dirmi niente
questo è quanto
Cerchi di parlare con me sempre in mezzo alla gente
Sempre in mezzo a un pubblico e alla tua illusione
Ma tutto questo è un ricordo passato
Senza titolo cinque
Oggi mi salutano tutti e anche di più
Ma!
Oggi non mi saluta nessuno e anche di più
Ma!
Io Saluto.
Non ò nessun motivo di lamentarmi e
Senza titolo sei
Passo qui, raccolgo la penna
e
scrivo sui fogli che trovo.
Senza titolo sette
Non ci sono più storie
Bisogna tornare alle fiabe, ne sto leggendo una, che narra di un servitore giunto da tre giorni in una nuova casa, ma che dice volersene, da lì, andare al più presto, causa una voce invisibile che lo deride
e … l’osserva
… Leggo quel che rimane.
Assurdi concetti
Che cavolo sono scortesi più della scortesia sono infagottati di chiacchiere e pettegolezzi e i nipoti sembrano dei banali istruiti
Ànno così considerato i padri e i figli senza capire la libertà
ché adesso credono solo di essere superiori a me che ridicola rivalsa
le monadi dei gruppi di questo posto
fattucche e magia bianca e nera gruppi e gruppetti per chiacchiera e pettegolezzo, ovunque
Cozze e pannocchie che non la danno
Pettegolo si sente il mondo pettegolo
Le donzelle quelle non gentili ti girano intorno con la scortesia del loro desiderio
Il figlio masculo è invidiato da tutte le femmine delle famiglie della terra – se l’ànno fatto lo facciamo pure noi? –
Io sono più bravo e più importante si dicono quando ti guardano
Chi sono, più popolarità più soldi
Più accademia di vita più dicono di essere
Io sempre
Questi passano il tempo a rappresentarsi
E non salutano se gli fai una gentilezza
Ti prendono per superbo, perché gli ài detto grazie.
Sinceramente un gran ma andate a quel paese … !
Quale?
Senza titolo sette
Gli dico, sei tu la donna della mia vita!
Sei tu!
E mi risponde: come faccio a saperlo.
Senza titolo otto
Avete in mente (O non so se vi è mai capitato) quelle donne ragazze che a messa ti pensano e lo dicono a Dio – e sperano che le guardi, ma danno ragione al prete – soprattutto se è qualcosa che pensano di te
Bene cara Madonnina mia non mi sembra il caso di metterti in mezzo, per riuscire a profferire parola: c’è il segno della pace, c’è l’associazione, c’è il gruppo; o il messale aperto per leggere quello che si ascolta.
Diciamolo in ogni luogo di culto religioso si praticano le migliori tecniche di comunicazione, dicono, quanto siamo bravi; io no. E allora Madonnina se penso a te nulla a che fare con tutte queste Donne che si dicono come madonne medioevali e che ce l’ànno con me perché non parlano; Allora io sinceramente mi chiedo, ma chi cavolo ascoltano.
Senza titolo nove
Io credo che queste donne trombano a sfacelo, al pensiero mi vien fatica – quanto ò dato in grandi prestazioni. Ora non so proprio immaginare che le donne siano libere, da vivere la sessualità in altro modo. Si trovassero un porno star che non riesce a venire e a parte i gemiti non si riesce mai a capire quanto è che viene una donna. Dolcezza e tenerezza e debbo riposarmi un po’ perché dovrebbe essere bello poter avere belle conversazioni. Basta con quelle che ànno voglia d’intimità e parlano a casaccio.
La prima donna con cui ò fatto all’amore veniva rapidamente e si sentiva appagata. In effetti credo che non ò più voglia di fare ginnastica, per tanto è stato il piacere. Ci sono tanti modi di dare piacere senza sudare molto.
Che ossessione questa penetrazione, quasi sempre gestita. E allora si è più liberi aspettando i giorno dopo il ciclo, per l’altro tempo baci e abbracci e carezze – insomma meno ansia.
Insomma sei mio, sei mia se poi ci si dicono un sacco di balle solo per venire dentro e non si vuole altro; e allora più sincerità meno intrattenimento, più dialogo. Non so i grandi amori ci saranno ancora e poi le fisiologie sessuali cambiano: menopausa, sterilità, ma questo è davvero di più o di meno?
L’affetto è senza pregiudiziali in ogni tempo.
Senza titolo dieci
Quando ti guardo mi chiedo spesso quello che vuoi
E vuoi una vita matrimoniale.
C’è stato un tempo un cui guardavo molto le donne amate, le trovavo bellissime [credo sia ancora così]
Mi fanno incavolare le donne che vogliono qualcosa da me e non me la chiedono – o meglio ànno qualcosa da dirmi e non me la dicono!
Mi fanno incavolare le donne che non ànno elasticità.
Quelle due stronze per esempio che non sanno parlarmi
Amo le donne che sanno essere sole nel dialogo, la maggior parte vive di rimandi o più esattamente di rimbalzi
Sono state moltissime e sono molte le donne che mi pensano ma che cedono alla prima richiesta di qualcun altro
Io non mi sono mai tenuto dentro niente quando amo una donna.
Queste donne sono come gli amici; fetenti.
Senza titolo undici
Insomma. che vuoi!
Che vuoi ! !
Senza titolo dodici
Baciare il corpo di una donna in ogni suo punto è piacevole, ma del resto vorrei sapere perché ciò non basta.
E non si rende conto di quando è grande il mio amore per lei
Il suo al confronto finisce per essere una scorreggia
In effetti, alcune volte dopo che abbiamo fatto all’amore fa delle scorregge che durano almeno cinque minuti, non riesco a capire come ci riesca.
Senza titolo tredici
Mi infastidisce quando non mi si dicono le cose chiaramente.
Succede che qualcuno dice a un altro di dirmi una cosa – che non mi viene detta – ma l’atteggiamento che si presume è che io lo sappia.
Un po’ come quando qualcosa di qualcun altro che non è vera e parla con codesto credendo di sapere qualcosa dell’altro.
Per giunta è come succede con quelle persone che sono arrabbiate con te
un’altra al contrario no,
poi di nuovo arrabbiate
senza che per esempio io ne sappia per esempio il motivo.
Il tutto spesso è determinato dall’immaginazione, o il pregiudizio o chiacchiera inventata.
E pensare che io quella persona proprio neanche la conosco.
Senza titolo quattordici
Sembra che capiscano e sappiano tutto
in realtà è in contrario – siate certi.
Io, ma, non ò mai fatto questa distinzione
È bello avere amicizia e relazione anche con donne stupide
Se sono sincere e buone sono amabili
Certo la stupidità in questa ultima epoca è decaduta
E si trovano delle stupide senza purezza
per lo più così uguali e omologate anche nella cattiveria
è vero non ci sono più stupide originali
meravigliose!
E per di più l’omologazione le rende per lo più superbe più che libere, queste donne che non sembrano più stupide.
Senza titolo quindici
Ò cercato tra le donne belle e oneste e per lo più si parla di opportunità.
Ò cercato tra le disinibite e per lo più si parla di convenienza.
Ò cercato tra le dissolute e le puttane e per questo pensano solo che la vuoi gratis.
Naturalmente
Quando sono solo e immerso nella natura sento che sto bene.
Spesso condividere ciò può essere ancora più bello, magari tenendo stretta tra le braccia una donna, mentre si guarda il mondo.
In realtà sono stato da solo in modo eccezionale
Spesso trovo donne che mancano anche della basilare fantasia di accompagnarmi
Che esibizioniste, non riescono neanche a starmi vicine in questi momenti.
Eppure nei miei momenti semplici che per profondità, loro sentono come eccezionali e importanti qualcuna c’è stata – È che sovente mancano di coraggio per essere più semplici e vere – esattamente nel modo più simpatico.
Non mi sono trovato ancora a passare di qui
Non ci sono molti criteri con cui vivono.
Il denaro e il vanto della vanità
Ogni cosa in derivazione e conseguenza di ciò
Spesso non esiste proprio la realtà al di fuori di questo
Se c’è la si osteggia
Del resto con quei criteri di denaro e vanità si stabiliscono gli attributi e i connotati di ciò che si vuol vero
Per questo tutto ciò che è reale lo si osteggia
In realtà, non c’è una distinzione tutto è mediato da ciò da ogni pulpito o occupazione.
Per questo per loro non esiste ciò che non fa parte di ciò ecco perché pure come sanguisughe si allontanano dalla verità ma vogliono lo stesso usufruire dei vantaggi da chi li contempla
Potrebbero dirti che non si vive di amore in realtà come sanguisughe ne vivono ma esaltano gli attributi sia della povertà che della ricchezza del denaro e della vanità.
Senza titolo sedici
Che criteri di giudizio
ciò da fare, non ti posso aiutare.
In base al criterio del denaro e del vanto si arrogano il diritto di essere ipocriti
E io faccio
E loro parlano della migliori intenzioni che ànno
Se crepassi continuerebbero a dire che belle intenzioni ànno
Ò più dato che ricevuto? Che vuol dire?
E ciò è ancor peggio per quelli delle migliori intenzioni
Ànno per verità la giustificazione del denaro e del vanto della vanità delle migliori intenzioni
Che non ci manchi il necessario, così sia.
Senza titolo diciassette
Quanto sei bella!
Quanto sei bella!
Quanto sei bella.
Senza titolo diciotto
Dileggiare chi ama
è la cosa più stupida che le persone stupide fanno
ed è per questo che sono stupide
Senza titolo diciannove
Diciamo che tutti i numeri telefonici delle donne che avrei potuto invitare a passare in un giorno feriale del tempo in montagna erano finiti in una agenda elettronica che non funzionava più.
Tra i monti solitari, salgo sulla cima di uno di essi per guardarvi il panorama
In cima trovo una donna e mi siedo a una decina di metri da lei – Sinceramente avrei preferito esservi solo? Guardo il panorama e ogni tanto la sbircio. Poi a un certo punto suona il suo telefono portatile e incomincia a parlare del rifugio che è giù di lì; credo mi stia facendo ascoltare uno spot sul rifugio. Incomincio a pensare che colei fosse lì ad aspettarmi, proprio per parlarmi del rifugio. In effetti, finito ciò chiude il telefono e se ne va.
Quando me ne vado dalla cima della montagna non passo giù di lì ma ripasso giù di là, da dove ero arrivato; Questa cosa è indipendente da tutto il resto.
Senza titolo.
Nel mondo c’è una grande perpetuazione che serve a mantenere gli interessi, i vanti e soprattutto le giustificazioni.
Questo atteggiamento che spesso si traveste da propositivo à in sé un grande disfattismo verso la libertà del talento umano
Ò visto questo disfattismo ovunque, negarmi ogni pensiero e logica – e se dici una cosa anche se sei da solo, che forse à in sé una verità – I disfattisti nel paradosso ti dicono, ma allora non si può fare niente.
In realtà per ottenere dal profitto e dalla logica economica bisogna chiedere ciò che conviene a ciò, sicuramente sarai assecondato e otterrai il tuo disfattismo a negare la libertà a qualche altro. Non ò mai trovato tra tutti questi che cercano la costruzione del mondo che si perpetua nei suoi difetti per dare giustificazione ai pregi della perpetuazione dei difetti e pregi il disinteresse spontaneo verso la libertà, anche nella sua semplice espressione verbale e d’idea – La risposta è sempre appoggiata al disfacente perché più consona al concetto del conveniente – Le donne e gli uomini per lo più tendono sempre a negare per affermare un assecondare per un sovvenzionamento. C’è un grande elogio postumo spesso in morte che amore per chi è in vita, perché ciò dà più attributo alla convenienza astratta che alla bontà o all’amore per la persona che ama, meglio questo che il successo. Certo se tutti quanti non fanno che dire di no e soltanto sì per interesse i bravi bambini diventeranno presto dei mostri e la realtà sarà soltanto un testo scritto che è soltanto un oggetto – e le parole non saranno più dette da persone che amano ma che impongono.
Ultimo titolo
La vita à molti aspetti e circostanze dure e faticose.
Sdraiati, qui, vicina a me se ti va
Con la mitezza e la gentilezza
E poi disse se ci ricordiamo dell’amore.
Comunque,
riposiamoci un po’.
appendice
io vorrei sapere chi è quello stronzo del segretario del Dio denaro.